Infusino a #OpenPID: “Fare rete aiuta a crescere”
Alla Camera di Commercio di Cosenza, nella sessione pomeridiana di #OpenPID: Le tecnologie 4.0 al servizio delle imprese e in particolare nel panel Impresa 4.0: raccontare l’innovazione attraverso le case history di chi la sta facendo, l’imprenditore Maurizio Infusino, fondatore del FabLab Arduiner di Rende (Cs), ha raccontato la propria esperienza nel campo dell’innovazione, della formazione e della ricerca.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL SUO INTERVENTO:
“Innanzitutto grazie dell’invito a #OpenPID, importante occasione di confronto e crescita. Mi chiamo Maurizio Infusino e rappresento il FabLab Arduiner, una realtà rendese che sostanzialmente è un investimento che la mia compagnia ha deciso di avviare sul territorio come punto d’incontro tra smanettoni, makers, ricercatori, hobbisti. Si tratta cioè di persone che hanno in comune la passione per l’elettronica, la domotica, la robotica e da questo punto di vista possiamo essere considerati artigiani digitali. Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato, e stiamo ancora lavorando con una media di 1200 ragazzi l’anno, provenienti un po’ da tutta la regione, nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Ed è proprio con loro che abbiamo avviato un percorso – La rivoluzione industrale 4.0 – che parte dalla Calabria al fine di trasferire nozioni di nicchia affinché questi ragazzi possano con semplicità avviarsi in quello che è il mondo della prototipazione.
Abbiamo realizzato con loro stampanti 3D davvero particolari, di varie dimensioni, ne abbiamo realizzate più di 110 che nel tempo abbiamo venduto o donato. Abbiamo creduto e crediamo nella rivoluzione industriale 4.0 a partire dal Sud, per invogliare i ragazzi a mettersi in gioco in questo periodo storico importantissimo ma in un territorio complicato. A partire dalla difficoltà di fare rete soprattutto con realtà più importanti: noi però ci proviamo e cerchiamo di metterci in gioco, di essere sempre presenti agli eventi come questo cercando di portare avanti il nome di tutti gli iscritti al nostro laboratorio di fabbricazione digitale. Cerchiamo di dare un contributo a questa regione puntando a non rimanere utenza di compagnie del Nord Italia o estere, ma a formare un gruppo compatto di persone specializzate in settori diversi, affinché si possa essere competitivi nel mercato creando delle app o piccoli progetti di domotica e robotica che possano in un modo o in un altro migliorare la salute delle persone o monitorare le condizioni di particolari ambienti.
A tal proposito abbiamo creato una startup: la Filiera della Canapa Calabrese. Avendo analizzato il territorio ci siamo resi conto che non siamo la Silicon Valley, quindi per metterci in gioco dobbiamo capire anche dove poter e dovere arrivare con quelle che sono le competenze che abbiamo e cosa possiamo ricavare di utile da questa tecnologia. Pertanto noi crediamo al connubio tra domotica, robotica e agricoltura, abbiamo interesse a coinvolgere più ragazzi possibile per far capire l’importanza di tutta questa tecnologia, dai droni ai prototipi di serre idroponiche, al fine di tenere sotto controllo determinati ambienti. Noi ce la mettiamo tutta mettendo in campo idee innovative ma avremmo bisogno di più evidenza. Questo vuol essere un invito, un appello a fare rete, tutti insieme, perché solo così si può continuare a crescere, perché altrimenti si arriva a un certo punto e inesorabilmente ci si ferma. Il FabLab Arduiner è per tutti. Sostengono che è il FabLab più grande d’Italia, il primo della Calabria, ha 1800 metri quadrati a disposizione, 180 posti a sedere, 9 camere di formazione, macchine a controllo numerico e decine e decine di droni, centinaia di kit di elettronica, robotica e domotica perché avendo all’interno una compagnia che fa import/export di componentistica, abbiamo tutte quelle particelle essenziali e a volte introvabili per mandare avanti un prototipo. Abbiamo un punto unico che fa da diffusione di componenti, da FabLab, abbiamo aule di formazione e una zona coworking. Quindi siamo una realtà innovativa che ci tiene ad andare avanti e a diffondere il più possibile questa cultura d’impresa, contaminando un numero sempre maggiore di persone in modo tale da formare un bel gruppo di lavoro. Grazie per questa opportunità e veniteci a trovare”.