Infusino: “L’alternanza non è un business, né i ragazzi manodopera”
“Cerchiamo semplicemente di trasferire loro quel seed (seme) che speriamo potrà germogliare sotto forma di startup all’interno del FabLab”.
A dichiararlo l’imprenditore rendese Maurizio Infusino fondatore del FabLab Arduiner di Rende (Cs) alla ripresa delle attività formative previste per gli istituti scolastici calabresi, ma non solo: “Ragazzi seri e motivati continuano a raggiungerci non solo dalla Calabria ma anche da altre regioni. Non è facile intuire le potenzialità dei FabLab, ma grazie al fiuto e all’esperienza di professori e dirigenti spesso avviene il miracolo. Nei laboratori segreti, chiamati FabLab, l’aggiornamento è continuo e costante. I ragazzi lo sanno e sono proprio loro a voler tornare per seguire i corsi previsti per gli successivi”.
Maurizio Infusino da anni si batte, facendo esclusivamente leva su mezzi propri, al fine di trasferire nelle nuove generazioni quelle che definisce “informazioni di nicchia” che rendono altamente competitivi sul mercato del lavoro:
“Cerchiamo di dar loro un qualcosa in termini di competenze e professionalità che possa tornare aumentato e portare giovamento prima di tutto a questa terra martoriata, al suo tessuto economico. “Alternanza” non significa sfruttamento di manodopera ma investimento nella crescita professionale di un’intera regione ancora molto indietro dal punto di vista delle tecnologie”.
In tal senso, Infusino ha spiegato che a partire dal mese di ottobre sono previsti corsi di aggiornamento sui moduli già attivati (stampanti 3D, corsi di Arduino, Raspberry, montaggio droni, taglio laser, cnc, montaggio video, fotografia e fotoritocco) oltre a un ampliamento contenutistico degli stessi.
“SCUOLA VIVA” | Nell’ambito del modulo “FabLab didattico, robotica e Arduino” previsto nel più ampio progetto “Scuola viva” finanziato dalla Regione Campania, un gruppo di studenti dell’IIS “Marco Tullio Cicerone” sezione Itis di Sala Consilina ha fatto visita al FabLab Arduiner per il secondo anno al fine di potenziare le conoscenze già acquisite:
Si tratta di visite propedeutiche alla creazione di un FabLab didattico tutto nostro – ha dichiarato il professore Antonio Anzalone, che ha accompagnato i ragazzi insieme al professore Amedeo Macrì – La visita è stata importante perché ci ha consentito di vedere le ricche dotazioni del FabLab Arduiner al quale in qualche modo cerchiamo di rifarci. A scuola abbiamo già una stampante 3D e una macchina cnc ma soprattutto la stampante finora era stata utilizzata dai ragazzi guardando i tutorial o arrangiandosi come meglio potevano. Adesso grazie alle lezioni e ai consigli pratici del tutor esperto i ragazzi sono in grado di capirne i parametri tecnici, i settaggi e tutto ciò che c’è da sapere, quindi di acquisire una conoscenza profonda e non superficiale, fortuita.
Al termine dell’esperienza nella struttura rendese alcuni allievi hanno avuto modo di esprimersi, nel consueto “forum giornalistico” dedicato alle opinioni dei diretti interessati. Secondo Roberto Salviulo “dopo queste giornate le nostre tecniche e conoscenze di stampa 3D sono notevolmente migliorate quindi le nostre principali aspettative sono state soddisfatte”. “Una bella esperienza” la definisce Alessio Gianuario secondo cui “la creazione di prototipi innovativi ci fornisce una chance importante da giocarci in futuro”. Che secondo Antonio Molinari significa anzitutto passi in avanti in termini di libertà: “E’ un modo ulteriore di esprimere liberamente le nostre idee e dunque liberare la nostra fantasia facendola diventare una risorsa”.